Traduttore per animali è realtà o no?
Leggere il pensiero degli animali o interpretare il loro linguaggio è sempre stato un’idea affascinante che ha inspirato molti film e programmi, senza contare il fatto di esaudire il desiderio di molti padroni di animali
Finalmente o quasi finalmente possiamo dire che c’è una prima via intrapresa nella realizzazione di qualcosa che cerca di interpretare ed analizzare il pensiero degli animali.
Alcuni giovani inventori di un gruppo scandinavo denominato “No more woof” (sito: http://www.nomorewoof.com/) che tradotto in italiano vuol dire più o meno “Non più bau” hanno realizzato una sorta di supporto che in base alle loro dichiarazioni sia in grado di leggere il pensiero degli animali sfruttando le onde cerebrali. A quanto sembra il supporto sembra in grado di tradurre alcune semplici “pensieri” come ad esempio “Ho fame”, “Sono stanco” etc.
C’è da dire che secondo il sito degli inventori la cosa è ancora in fase di studio e che la sfida di leggere ed intrepretare il pensiero degli animali è ancora in evoluzione e che il prodotto che viene mostrato nel sito non è ancora in commercio, malgrado, secondo quanto affermato dagli stessi inventori, le notevoli richieste e se non altro un notevole interesse mostrato da alcuni utenti. Quindi per ora si tratta di un prodotto prototipo non ancora in vendita. Ma nel sito si indica che si può contribuire al progetto per fare in modo che lo studio continui e raggiungere prima e possibilmente migliori risultati.
La tecnologia utilizzata si basa sulla lettura dell’attività del pensiero attraverso un encefalogramma, questi ultimi dalla sua invenzione ad oggi sempre più sofisticati e che hanno fatto notevoli progressi nel saper leggere nei minimi particolari ogni attività cerebrale. Secondo studi fatti, tutti i mammiferi inviano e fanno viaggiare i pensieri allo stesso modo e cioè uno sciame di onde elettriche attraverso il complesso sistema neurologico.
Secondo gli studi fatti tutte le creature mandano lo stesso segnale e quindi lo stesso linguaggio varia solo il dialetto che si differenzia appunto secondo il tipo di animali e quindi in base anche alla complessità più o meno del cervello. Il modello che viene utilizzato dagli inventori è in fase sperimentale come dimostra il video in questione. E’ un aggeggio che assomiglia molto ad una cuffia audio con microfono e che ha in più dei sensori che si appoggiano sulla testa dell’animale. L’unica sensazione che per adesso da per certo sono le facce perplesse degli animali che lo indossano.
Comunque a parte gli scherzi attenti sempre alle burle(scusate il gioco di parole). Anche se la cosa sembra avere fondamenti scientifici e studi fatti (sempre secondo il sito in questione), raccomandiamo sempre di stare sul chi va là quando ci sono notizie di questo tipo e magari attendere studi definitiviper poter affermare di avere finalmente un prodotto che possa essere certo di tradurre il pensiero dei nostri cari animali. Non dimentichiamo che il prodotto in questione traduce a senso unico, e cioè legge solo il pensiero dell’animale ma non traduce certo il parlato (volere) dell’uomo all’animale cosa che sarebbe altrettanto affascinante da scoprire.
Per adesso gli animali non fanno altro che ubbidire (capire) degli ordini che vengono associati a dei suoni quindi non si tratta di compresione del linguaggio umano, anche se lo sembra.
Comunque esistono già applicazioni per i vari supporti mobile che pretendono di tradurre l’abbaiare o il miagolare dell’animale di turno e che spesso non sono altro che dei giochi di puro divertimento piuttosto che dei veri traduttori. Ed a proposito di scherzi come non citare invece uno degli scherzi fatti dal grande Google che si inventò un traduttore per animali pubblicato guarda caso il primo di aprile di qualche anno fa. Molti abboccarono e chiesero ed alcuni anche preteseo di acquistare il traduttore. Risultò uno degli scherzi ben riusciti.
Naturalmente tornando al progetto di No More Woof non possiamo certo dire che si tratti di una bufala, ma eviterei per adesso di affermare con certezza che si è in grado di tradurre con precisione il pensiero degli animali.
La sfida anche se a buon punto rimane aperta.
Bau Bau ovvero Ciao Ciao. 🙂